Qualche accorgimento per migliorare il vostro orto biologico

Oggi vogliamo parlarvi delle diverse tipologie di coltivazione dell’orto biologico.

Esistono tanti metodi di coltivazione sinergico-convenzionali come ad esempio il Fukuoka, ma tutti sono riuniti sotto un principio comune: il rispetto della Natura.

La prima cosa importante, quando si comincia a pensare a un orto biologico, è scegliere un giardino o un balcone che abbia una buona esposizione al sole, il motore della crescita delle piante. L’esposizione in pieno sole assicura la massima produzione con un orientamento delle nostre colture possibilmente a Sud-Ovest, consideriamo il lato a Sud come quello anteriore.

La seconda considerazione che va fatta riguarda la disposizione delle piantine che andiamo a piantumare o a seminare: posizioneremo le piante più alte verso il fondo e quelle più basse davanti: in questa maniera eviteremo che si facciano ombra a vicenda.

È anche indispensabile avere una fonte d’acqua comoda, che ci permetterà di poter dissetare le nostre piante.

L’orto biologico: coltivare in consociazione

Quasi sempre si pensa all’orto biologico come qualcosa di stagionale che va coltivato solo in certi periodi dell’anno.
Vi possiamo assicurare che facendo dei passaggi stagionali potremmo avere dei risultati strabilianti per la produzione, senza doverci impegnare in maniera giornaliera alla coltivazione degli ortaggi.

Per esempio, durante il periodo autunnale vi consigliamo di seminare leguminose, poiché sono piante che dopo il loro ciclo produttivo, se sfalciate e rilasciate nel terreno, migliorano le proprietà nutritive e minerarie della terra.

È importante avere nel nostro orto piante aromatiche che possano fare da repellente per gli insetti cattivi, attirando invece quelli utili.

Quando andiamo a piantare le colture è importantissimo fare attenzione alla consociazione tra gli ortaggi, che si aiutano a crescere e a difendersi meglio dai parassiti. Ci sono specie che se coltivate vicine, anche in vaso, beneficiano vicendevolmente della loro presenza ed altre che al contrario non vanno assolutamente d’accordo. Non bisogna mai coltivare vicine specie appartenenti alla stessa famiglia, come ad esempio cetrioli vicino a meloni e zucche oppure piselli vicino a fagioli: questo perché impoverirebbero il terreno e richiamerebbero parassiti.

Spesso concepiamo il nostro orto in maniera rigida, con filari composti tutti dalle stesse piante.
Se si provasse invece a fare delle consociazioni tra le piante, inserendole anche in mezzo alle aromatiche, ci si accorgerebbe degli strabilianti risultati conseguiti, che migliorerebbero sia la produzione ma soprattutto l’autosufficienza dell’orto, non dovendo fare uso di fitosanitari.

L’accertata funzione repellente di alcune piante nei confronti di alcuni insetti permette di abbattere l’impiego di molti insetticidi chimici.

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