La coltivazione dei pomodorini siculi “a Siccagnu”
di Sebastiano Pietrini
Un pomodoro antico no OGM
Questo pomodorino si chiama “Siccagnu” per la particolare coltivazione all’asciutto, ovvero senza acqua.
La pianta cresce in maniera naturale e si presenta con poche bacche e di tante calibrature.
Queste varietà coltivate all’asciutto, secondo una tecnica oramai consolidata, propria del territorio, unitamente all’esposizione solare in terreni argillosi e sabbiosi , restituiscono un pomodoro biologico dal basso apporto calorico (solo kcal/100g) e ricco di sostanze antiossidanti.
La coltivazione all’interno dell’azienda agricola biologica Jalari avviene nel più stretto rigore della tradizione, tramandando dalla “ Madre al figlio” l’amore per la natura e per la sua biodiversità.
Il ciclo naturale del seme
La crescita a “siccagnu” richiede un grande bagaglio d’esperienza nella preparazione del terreno.
Nel mese di ottobre si semina la “ fava nana” per poi fresarla nel periodo di marzo non appena la pianta è in fiore, così da poter azotare il giardino.
La terra viene rivoltata almeno di 40 cm praticando “ u scatinatu“ e inserendo nel suolo sottostante delle pale di fico d’India, per poter richiamare l’acqua dal sottosuolo.
Nella prima fase di crescita come disinfettante e antiparassitario naturale si utilizza lo “Zolfo ed il Rame” chiamata anche “poltiglia Bordolese” un minerale consentito in agricoltura biologica.
Il tipo di coltivazione non è mai intensivo e richiede tanta pazienza e dedizione.
Si può decidere di farlo crescere per terra oppure incannarlo e facendolo crescere arrampicante.
Il sole, il clima e la natura dei terreni, oltre all’escursione termica tra giorno e notte, insieme ai venti freschi di tramontana e al profumo del mare fanno sì che la pianta cresca, si sviluppi e fruttifichi nel periodo di fine luglio.
Una volta che si ottiene il frutto arriva il bello: alle prime luci dell’alba inizia la raccolte delle scocche di pomodorini, che vengono poggiate su dei sacchi di iuta al fine di non rovinarle e portate al magazzino.

Salsa di Pomodorini Siculi a Siccagno
Conserva di pomodorini di nocca al naturale.
Lavare con cura e sterilizzare le bocce da 1 kg e lasciare asciugare.
Dopo aver lavato con cura i pomodorini, si selezionano con molta attenzione eliminando le parti macchiate o ammaccate. Mettere in pentola a cuocere con un filo d’acqua ed eventuali aggiunte di aromi a piacimento (cipolla, basilico, etc..). Girare costantemente per evitare di farli attaccare al fondo.
Quando i pomodori si sfaldano completamente scolarli e passarli con passaverdure o altro attrezzo simile. Inserirli nelle bocce precedentemente sterilizzate e, dopo averli chiusi ermeticamente, farli bollire in un grande contenitore colmo d’acqua.
Dopo 2 ore la conserva è pronta e può essere utilizzata durante la stagione.

Il pomodorino Siculo a Siccagno sotto boccia
Un altro modo di conservare i pomodorini di “nocca” è quello di metterli “sotto boccia” con questo procedimento:
Lavare con cura e sterilizzare le bocce da 1 kg e lasciare asciugare.
Dopo aver lavato con cura i pomodorini, si selezionano con molta attenzione e si inseriscono nelle bocce, facendo molta attenzione a lasciare integro il baccello. Si chiudono ermeticamente le bocce e si fanno bollire in un grande contenitore colmo d’acqua.
Dopo 2 ore la conserva è pronta e può essere utilizzata nella stagione.
Ho ricevuto oggi la cassetta con tre tipi di arance, molto fresche è molto buone. Spedizione veloce e consegna dopo 2 gg, anche se vivo in provincia di Padova. Costi contenuti e praticamente come quelle del supermercato, ma si tratta di altra qualità.