L’ecosistema di AgriBio Jalari

L’agricoltura biologica propone un’inversione di tendenza rispetto alla produzione agricola massiva moderna, introducendo dei concetti rivoluzionari, ma per nulla nuovi: si tende a ripristinare nell’azienda di produzione agraria quegli elementi attraverso i quali è possibile rispettare l’equilibrio biologico. In questo modo, ogni elemento ritenuto dannoso non viene completamente sradicato, ma è comunque contenuto  dentro un livello di presenza che si dimostri economicamente accettabile per il produttore. Nel Parco Museo Jalari viene seguita questa filosofia.

Quando Salvatore e Mariano Pietrini sono giunti in contrada Jalari le piante autoctone consistevano solo in alcune file di querce; nell’opera di bonifica e rimboschimento, sono state aggiunte oltre quarantamila piante delle specie sotto elencate.

Per il rimboschimento: eucalipto balsamico, eumentolo, cipresso, pino Rubino, mimosa, acacia. Arance, limoni , pompelmi, mandarini, pere, mele, cachi.
Per il giardino mediterraneo: melicucco, giuggiolo, melograno, pistacchio, agavi e fichi d’India di diverse varietà. Piante aromatiche: ruta, finocchio selvatico, origano, ecc.

Nel 1982 grazie al rabdomante Pietro Giorigianni sono state trovate due falde acquifere sotterranee, una a valle e l’altra a monte. Tramite un sistema di vasi comunicanti dall’alto verso il basso è stato creato un impianto d’irrigazione a goccia per ogni singolo albero.

Oggi il Parco Museo Jalari è anche il ricovero di tante specie animali e tappa abituale di alcuni uccelli migratori.

L'agricoltura biologica di AgriBio Jalari Azienda Agricola Biologica Jalari

L’azienda agricola biologica Agribio Jalari basa la sua produzione sui concetti di un’agricoltura sana e rispettosa della natura. In questo modo, la sua superficie di circa 50 ettari, grazie alla filosofia della bioarmonia è divenuta il luogo ideale per la nascita di colture biologiche.

I prodotti sono monitorati dall’esperto agronomo dr. Felice Genovese e sono garantiti da una certificazione rilasciata da Suolo e Salute (organo di controllo nel campo dell’agricoltura biologica) che ne garantisce l’origine e ne sottolinea la genuinità.
Nel 2018 l’azienda  è stata selezionata dall’Università di Scienze Agrarie di Palermo come una delle eccellenze siciliane per il rapporto tra fauna e flora.

Gli agrumi coltivati sono: arance, limoni, mandarini, pompelmi, clementine, mele, pere, cedri, prugne, nespole, mandorle, noci, melograni, fichi.

Inoltre sono presenti oltre trecento arnie di api Sicule che consentono di ottenere un miele il quale, tramite un processo di trasformazione completamente naturale, conserva inalterate le sue caratteristiche organolettiche e terapeutiche.

L’elevata e prolungata resistenza di questi prodotti li rende particolarmente idonei al trasporto e alla conservazione. La vendita diretta al consumatore consente di ricevere prodotti freschi ed economicamente più convenienti, motivo per per cui è da considerarsi la migliore soluzione per la loro commercializzazione.

Il carico imposto sull’ambiente dai Paesi industrializzati ha raggiunto ormai livelli di guardia.
Lo stimolo verso una sempre maggior produttività agricol tende infatti ad esasperare l’utilizzo di prodotti chimici con conseguenze non più compatibili con l’esigenza di garantire un equilibrio accettabile con l’ecosistema.
La crescita della coscienza ambientalista presso l’opinione pubblica e il peso determinante dei movimenti di protezione dei consumatori che pongono quotidianamente l’accento sui residui di prodotti chimici e di fertilizzanti nei prodotti agricoli e nelle acque potabili, ha indotto la necessità di una politica di intervento che miri alla salvaguardia degli ecosistemi in un quadro di diversificazione e sviluppo delle produzioni agricole.

Nelle aziende di agricoltura biologica, l’ecosistema agrario, creato dall’uomo con finalità produttive, tende ad avvicinarsi il più possibile agli ecosistemi presenti in natura.
Il confronto tra potenziale biotico delle singole specie e dei rispettivi fattori di ecoresistenza genera dei flussi di energia biologica che rappresentano la vita stessa dell’ecosistema.

La filosofia agronomica del biologico non prevede quindi un meccanismo di risposta diretta all’agente ritenuto dannoso con il prodotto chimico, ma pianifica per tutto il ciclo di coltivazione una serie di interventi agronomici, colturali e fitosanitari che nel loro complesso consentono di ottenere un traguardo di stabilità nell’agroecosistema e che si traduce in qualità biologica del prodotto al consumatore finale. www.agribiojalari.com

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